Abu Anas al-Libi

Nazīh ʿAbd al-Ḥamīd Nabīh al-Ruqayʿī (in arabo نزيه عبد الحميد الرقيعي?; meglio noto col nome di battaglia Abū Anas al-Lībī, in arabo أبو أنس الليبي?; Tripoli, 30 marzo 1964, o 14 maggio 1964 – New York, 2 gennaio 2015) è stato un terrorista libico.

Catturato a Tripoli nel 2013 dagli Stati Uniti, è morto a New York in attesa di essere processato per gli attentati di al-Qaida alle ambasciate statunitensi a Nairobi (Kenya) e Dar es-Salaam (Tanzania) del 1998[1][2][3]. Tra i vari nomi da lui impiegati per la sua attività, figurano Nazīh al-Rāghiʿ e Anas al-Sibāʿī. L'FBI e il Dipartimento di Stato[4][5] indicano anche un'altra variante, Nazih Abdul Hamed Al-Raghie.

  1. ^ U.S. Raids in Libya and Somalia Strike Terror Targets, in The New York Times. URL consultato il 5 ottobre 2013.
  2. ^ Daniel Benjamin e Steven Simon, The Age of Sacred Terror, New York, Random House, 2002, ISBN 0-375-50859-7.
  3. ^ Profile: Anas al-Liby, in BBC News, 3 gennaio 2015.
  4. ^ Wanted Poster on al-Liby (English), su rewardsforjustice.net (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2006).
  5. ^ Wanted Poster on al-Liby (Arabic), su rewardsforjustice.net (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2012).

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